L’Archivio storico della Città di Somma Vesuviana (ASCSV)

Archivio

Chi siamo
L’ Archivio storico cittadino G. Cocozza è un istituto archivistico deputato alla conservazione della memoria documentaria dell’Amministrazione Urbana dell’Università (1586), Decurionato (1806), Consiglio e Giunta (1861) fino al 1975. La documentazione conservata ha una consistenza di circa 45 metri lineari. E’ sottoposto alla sorveglianza della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania.

Profilo storico
Prima del 2005 l’archivio storico di Somma Vesuviana versava in un desolante stato di precarietà. I locali comunali destinati ad archivio, all’interno dell’ex-Convento di San Domenico, erano umidi e fatiscenti e dall’accesso indiscriminato.
L’Amministrazione cittadina, guidata dal Sindaco Vincenzo D’Avino, con atto deliberativo n°154 del 25 ottobre 2005, tenne conto di trasferire il vecchio archivio in locali più idonei e più asciutti situati al primo piano del complesso di San Domenico (archivio di deposito).
Per l’occasione, fu organizzata una sontuosa manifestazione per l’inaugurazione della nuova struttura, intitolandola alla memoria di Giorgio Cocozza, ricercatore e storico della patria. Il trasferimento dell’intera documentazione aveva permesso anche il recupero di un immenso patrimonio librario pervenuto nei modi più diversi.
Tale operazione avvenne per merito soprattutto della Commissione Comunale Beni Culturali, nata sulle ceneri della Commissione toponomastica istituita con delibera di Giunta Municipale dell’11 luglio 2002 e composta da personalità facenti parte del panorama culturale del nostro paese.

Designer Franco Ragosta

Designer Franco Ragosta

E’ giusto menzionare alcuni nomi: il compianto Raffaele D’Avino, Angelo Di Mauro, Domenico Russo, Pasquale Malva, Teresa Cerciello, Maria Aliperta, Alessandro Masulli, Giuseppe Raia (assessore delegato). Il lavoro consistette nel trasportare e sistemare nelle nuove scaffalature di ferro i numerosi fascicoli del vecchio archivio.
Con Delibera di Giunta Municipale n°69 del 02.05.2006 la gestione dell’archivio fu affidata al prof. Alessandro Masulli, diplomato in archivistica, paleografia e diplomatica all’Archivio di Stato di Napoli e membro dell’ ANAI (Associazione Nazionale Archivistica Italiana).

Indirizzo: Piazzetta Gugliemo Marconi snc (c/o Chiesa di San Domenico – Locali ASL)
Cap: 80049
Città: Somma Vesuviana
Provincia: Napoli
contatti: 333.6753914
Pec mail: archivio.storico@pec.sommavesuviana.info
Email: archiviostorico@sommavesuviana.info – archiviostoricosomma@libero.it
Sigla: ASCSV (Archivio Storico Cittadino Somma Vesuviana)
Responsabile: Prof. Alessandro Masulli (Archivista – Professione libera svolta in conformità della legge n. 4/2013 – Iscritto nella piattaforma professionisti dei beni culturali del Ministero per i beni e le attività culturali in qualità di Archivista III fascia con qualificazione pubblica di livello EQF 6)
Ente di Appartenenza: Municipio di Somma Vesuviana
Tipologia Amministrativa municipale
Apertura: Martedì e Giovedì dalle ore 16:30 alle ore 18:30 – Agosto chiuso – Prenotazioni
Servizi: Consultazione e studio in sede – Tirocinio e stages – Sala studio – Servizio Internet

COSA CONSERVIAMO
a) Fascicoli ordinati in base al titolario dei Comuni del 1897 (mezzi di corredo in sede);
b) Fondo Stato Civile (1809-1920) – digitalizzato e catalogato;
c) I manoscritti dell’Università di Somma;
d) Le pandette del Protocollo e i libri Mastro (da catalogare);
e) I conti dell’Università e del Decurionato (da catalogare);
f) Tasse catastali successive al Catasto generale borbonico dal 1751 al 1803 (catastuoli – fondo catalogato);
g) Il catasto onciario 1744 – 1750 ( indice digitalizzato e catasto digitalizzato);
h) Le deliberazioni dell’Università di Somma, del Decurionato cittadino e del Consiglio Comunale – Delibere di Giunta (catalogo in sede);
i) Le Gazzette Ufficiali (in parte);
l) Manoscritti e libri a stampa liturgici (Innario e Salterio digitalizzati), attualmente in possesso della Scuola di restauro dei Beni Culturali di S. M. del Pozzo;
m) Atti di conciliazione;
n) Fondo librario speciale (Repertorio digitalizzato e in sede);
o) Fondo sepolture Cimitero Comunale dal 1839 al 1944 (catalogo in sede);
p) Catasto provvisorio francese 1811 (da vol.1 a vol.4 – completo)
CATASTO PROVVISORIO FRANCESE 1811 – INDICE GENERALE clicca sopra

ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI: IL PORTALE DEGLI ANTENATI – STATO CIVILE NAPOLEONICO – SOMMA 1809– 1815 clicca sopra

ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI: IL PORTALE DEGLI ANTENATI – STATO CIVILE DELLA RESTAURAZIONE – SOMMA 1816 – 1865 clicca sopra

CATASTO ONCIARIO 1744/1750 – INDICE GENERALE clicca sopra

Il catasto onciario è fra le più importanti fonti per lo studio della storia economica e sociale dell’Italia Meridionale. Fino alla metà del XVIII secolo, i catasti antichi valutavano le proprietà dei cittadini e le entrate derivanti dalle loro attività, al fine di stabilire l’ammontare delle tasse dovute. Questo genere di tassazione fu chiamato battaglione. Per le Università era comunque possibile riscuotere le tasse con un metodo più semplice chiamato gabella che, sostanzialmente, rappresentava una tassa sui beni di consumo. Per questa ragione fino al 1740, solo una minoranza dei Comuni scelse di riscuotere le tasse con il sistema del battaglione, per questo in molte località non esistono Catasti antichi precedenti al 1742.
Tutto questo cambiò con una legge emanata da Carlo di Borbone il 4 Ottobre 1740, che ordinava il Catasto per l’intero Regno. Nei due anni seguenti, 1741 e 1742, la Regia Camera della Sommaria emanò le istruzioni per la compilazione dei Catasti, e il 28 Settembre 1742 l’ordine di consegnare il censimento catastale entro quattro mesi. Dieci anni più tardi molte Università non avevano ancora completato il lavoro, ed il Re, nel maggio 1753, inviò i suoi commissari per terminare i lavori, laddove i Comuni non erano stati in grado di fare il catasto da soli.
Il risultato fu una sorta di censimento dell’intera popolazione dell’Italia meridionale completo di età, professioni e proprietà, non esclusi gli animali. Ciascuna Università doveva redigere in due copie, una da conservare presso l’Università per successivi aggiornamenti e l’altra da inviare a Napoli alla Regia Camera della Sommaria, l’autorità fiscale del Regno. Da allora molte delle copie conservate localmente sono andate distrutte o consegnate agli archivi provinciali. Le copie inviate a Napoli sono ora conservate in una speciale sezione dell’Archivio di Stato che contiene migliaia e migliaia di libri, la maggior parte dei quali non è mai stata studiata.

– INVENTARIO FONDO STATO CIVILE clicca sopra
– INVENTARIO DELIBERAZIONI Università/Decurionato/Consiglio municipale clicca sopra e scarica
– DELIBERAZIONI DI GIUNTA E PODESTARILI clicca sopra e scarica
– INNARIO LITURGICO clicca sopra
– SALTERIO LITURGICO clicca sopra

VIDEO ARCHIVIO STORICO

Composizione del Centro Studi

Presidente: Cinzia Barletta
Componenti: Angelo Di Mauro, Domenico Russo, Ciro Raia, Vincenzo Romano, Aurelio Cerciello, Salvatore De Stefano, Liliana Caputo, Annarita Auriemma, Carmine Cimmino, Antonio Marsilio, Clara Coppola, Antonio Auriemma, Felice Marciano, Luigi Ambrosio, Antonio Bove, Domenico Parisi, Gerardo Capasso, Anna (Esmeralda) Esposito, Jacopo Pignatiello, Tani Russo, Emanuele Coppola, Attilio Giordano, Luigi Iroso.

Partners
Rivista Culturale Fensern diretta da Angelo Di Mauro;
Rivista Culturale Summae Civitas diretta da Domenico Russo;
Consulta Musicale Cittadina diretta da Rosanna Cimmino;
Biblioteca Cittadina – vai sul sito clicca sopra per accedere

Disegno Di Raffaele D'Avino 2005

Alessandro Masulli

Alessandro Masulli